Programmazione in Hotel: l’esempio del Broadview Hotel di Toronto

Quando manca la programmazione in Hotel

Mi trovo spesso davanti a situazioni dove l’albergatore, a testa bassa sull’operatività, ragiona “tre giorni alla volta”. Oppure di settimana in settimana.

La maggior parte dei proprietari di hotel stagionali, alla chiusura periodica della struttura, sono talmente stremati da non volerne sapere per mesi.

Alle mie richieste di riprogrammare la stagione estiva seguente già da ottobre, gran parte mi risponde:  “Ne riparliamo dopo Natale”.

Per molti questo vuol dire dover riprogrammare tutto in poco tempo, selezione del personale compresa. Assaliti dall’ansia da riapertura e accalcati alla web agency di turno assieme alla fila degli altri albergatori nella stessa situazione.

Il personale della stessa web agency, che fino a Natale lavorava a ritmi blandi, ora ha il “tappo operativo”. Con conseguente calo di qualità nel lavoro che svolge.

Ritardare all’ultimo momento la pianificazione operativa significa ridurre in maniera significativa l’esposizione delle proprie tariffe e offerte sul web.

Porta penalizzazioni dagli algoritmi dei portali.

In parole povere riduce le possibilità di vendere camere.

Serve invece una programmazione strategica e operativa che è alla base di ogni attività imprenditoriale di successo. Bisogna prendere l’abitudine all’analisi e a decidere lo svolgersi delle azioni con molto tempo in anticipo.

La programmazione strategica del Broadview Hotel di Toronto

A testimonianza di quanto sia vera l’ultima affermazione, voglio raccontare una storia di grande lungimiranza imprenditoriale.

È un caso limite e virtuoso, che non narra della operatività quotidiana dell’albergo in questione. Racconta la pianificazione strategica decennale che ha preceduto la sua nascita.

Qualche anno fa, mi trovavo a Toronto, in Canada e partecipavo a una start up alberghiera di un Boutique Hotel di 58 camere nel cuore dell’East End della città.

L’East End, dove vivevo, è sempre stata considerata la zona più povera, la meno interessante, meno vivace e quindi quella più a basso costo di Toronto.

Non aveva senso attraversare il ponte e il fiume per andare in questa periferia, a meno di non abitarci.

Questo fino a quando la Streetcar Developments, la più grande compagnia di costruzioni dell’area, non ha deciso di acquistare un edificio storico, simbolo del quartiere, costruito nel 1891 come Hotel, poi diventato banca, tornato a essere un albergo per infine divenire uno strip club.

Oramai chiuso, era diventato rifugio di una famiglia di senzatetto.

The new Broadview Hotel

Dopo una riedificazione durata 4 anni è nato il Broadview Hotel e questo edificio è tornato alla magnificenza dei giorni migliori.

https://www.thebroadviewhotel.ca/

La struttura vanta un rooftop bar dal quale si vede la skyline di Toronto, 58 camere di pregio con giradischi 45 giri (solo un altro hotel ha questa particolarità in tutto il paese), quadri di pittori che cambiano a rotazione ogni mese nei corridoi, una sala eventi con patio esterno, un bar circolare al piano terra e un ristorante, The Civic, che offre menù impostati sulla scena culinaria della Toronto dei primi del ‘900, il momento di più grande interesse dal punto di vista enogastronomico.

La storia dell’edificio è stata mantenuta, ripercorsa e raccontata nella ristrutturazione in maniera estremamente vintage ed elegante e nel patio esterno è stato appeso lo storico cartello centenario “The New Broadview Hotel”.

Lenzuola, coperte, asciugamani e accappatoi sono stati fatti arrivare appositamente in nave dall’Italia.

Un affare costato un totale di 16 milioni di dollari, ai quali si aggiungono altri investimenti per svariati altri locali acquistati e riavviati allo stesso modo in tutto l’East End, che ha portato una grande rivalutazione del quartiere. La zona è diventata una tra le più “cool” della città, investimenti hanno portato altri investimenti e i prezzi degli immobili sono saliti vertiginosamente.

Ma facciamo un passo indietro.

Prima di tutto questo, quando i terreni erano relativamente economici, la Streetcar Developments ne ha acquistati svariati e costruito su essi una serie di condomini e complessi di appartamenti residenziali.

Ha rivalutato la zona, atteso che i prezzi salissero e al momento opportuno ha cominciato a vendere.

Questo piano decennale che ha lambito vari settori è ovviamente un caso fuori dalla portata del comune imprenditore. Ma la lezione sul senso dell’importanza della programmazione in hotel che se ne può trarre è ugualmente valida. Va applicata, con le dovute proporzioni, nelle strutture turistico ricettive e possibilmente declinata sia alla strategia che alla tattica.

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